Descrizione
la colomba farcita è un ultima tendenza che si sta affermando negli anni recenti, essa è una colomba artigianale ripiena di cioccolato, pistacchio, amarena e qualsiasi altra cosa.
Ma perché proprio la colomba è il simbolo di Pasqua? La colomba è il simbolo della Pasqua, definita come il simbolo di pace per eccellenza. In antichità, furono i Cristiani ad acquisire questa tradizione, facendo diventare la colomba il simbolo della Pace. La storia narra che dopo il diluvio universale la colomba inviata da Noé tornò all’arca portando nel becco un ramoscello di ulivo, perciò divenne simbolo della pace.
Le colombe pasquali farcite è facile trovarle in tutte le pasticcerie ormai, come pasticceria Napoli o in altre città.
Colombe pasquali farcite : tra mito e un’idea geniale
Possiamo ripercorrere la storia della colomba attraverso una leggenda e un’intuizione geniale, entrambe le storie sono originarie dell’Italia.
La prima storia ha inizio verso la metà del VI secolo. Il Re Alboino sovrano dei Longobardi, arrivò in Italia con le sue truppe, riuscì ad entrare ed occupare la città di Pavia il giorno della vigilia di Pasqua, del 572.
Alboino ricevette dal popolo molti regali in segno di sottomissione.
Tra i regali vi erano ben 12 bellissime giovani, regalatogli per allietare le sue notti. Ma mentre il Re decideva cosa fare della città e dei suoi abitanti, si presentò davanti a lui un vecchio artigiano con dei dolci soffici. Il vecchio s’inchinò davanti al trono, e disse: “Sire, sono venuto a porgerti queste colombe, quale tributo di pace nel giorno di Pasqua”.
Il re assaggiò i dolcetti, gli piacquero così tanto da indurlo a sentenziare: “Pace sia! Inoltre rispetterò sempre le colombe, simbolo della tua delizia.” Il dono fatto dal vecchio pasticcere era un’idea per cercare di salvare la sua città e ci è riuscito alla grande!
Quando il Re interrogò le giovani ragazze chiedendo loro il nome, tutte risposero di chiamarsi Colomba. Egli capì il sottile inganno, ma decise comunque di rispettare la promessa fatta alla città e decise anche di rispettare le giovani.
Una storia più recente e più attendibile ha come protagonista l’azienda Motta. La colomba Motta ha origini milanesi e risale proprio al 900.
Fu Dino Villani, direttore creativo della Motta, già celebre per i suoi panettoni, che ebbe una grande idea: cominciò a sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta del panettone per creare un dolce simile, ma a forma di colomba per celebrare la Pasqua.
Un’idea commercialmente valida che ben presto è diventata protagonista delle tavole degli italiani il giorno di Pasqua e non solo. Tantissime persone amano cominciare a gustarla giorni prima, tutta la settimana santa, come accade per il casatiello salato napoletano.
Farcire una colomba: ecco tutte le idee
Anche quelle confezionate sono spesso già farcite, ricoperte di cioccolato oppure di limoncello e pistacchio. Ma la differenza è palese. Per le colombe farcite al pistacchio, quando sono artigianali viene usato un pistacchio altrettanto ottimo, come cioccolata la Nutella e tutti i prodotti tipici.
Un esempio che si può fare tra i dolci tipici artigianali e confezionati o addirittura surgelati è anche quello della sfogliatella riccia e frolla, la quale ha un altro sapore se comprata all’istante in pasticceria, stessa cosa per il babà o per le torte con creme e farciture varie.
Colomba farcita con Nutella per l’Ucraina
Siccome la colomba è il simbolo della pace, è stato pensato bene di creare una raccolta a favore dei cittadini ucraini, costretti a scappare dal Paese.
Questa colomba fatta artigianalmente con Nutella da chef leccesi, sarà venduta nelle scatole colorate uguali alla bandiera dell’Ucraina e il ricavato sarà dato ai profughi. L’iniziativa si chiama “300mila per l’Ucraina” e prende il nome dell’associazione pugliese che ha dato via a questa iniziativa.
Non mancano in giro per lo stivale altre iniziative simili per la pace, si doveva scegliere per forza la colomba come simbolo.
Anche a Palermo, una colomba pasquale mai vista prima; di ben 50 kg. Farcita con ingredienti tipici e cioccolato, per volere di Nicola Fiasconaro per accogliere gli oltre 200 delegati di 70 aeroporti europei, compreso il direttore generale dello scalo ucraino di Odessa Vyacheslav Cheglatonyev, riuniti a Palermo per la 13esima edizione di Aci Race.
Ma non solo colombe per la solidarietà nei confronti degli ucraini, anche iniziative con uova pasquali e con tanti dolci della tradizione come il casatiello napoletano dolce.
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